TG PADOVA (giovedì 25 ottobre 2018) – Il cambiamento è di quelli radicali. La riforma delle Bcc, le banche di Credito Cooperativo del nostro territorio, rischia di snaturare il dna di questo tipo di istituti bancari, che dovranno rispettare standard patrimoniali e di efficienza lontanissimi dai criteri di gestione delle tradizionali casse rurali.
In sostanza, insomma, non si potrà più parlare di casse rurali, quelle legate al territorio che avevamo imparato a conoscere.
Secondo gli addetti ai lavori, però, c’è ancora tempo per correggere la riforma. In particolare il Governo sta lavorando a due emendamenti. (http://www.reteveneta.it)
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